Differenze tra le versioni di "Web radio"

Da Lecco.
(Pannelli: primo layer)
m (Pannelli)
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Le misure reali del pannello frontale da 1U da noi acquistato sono 482,6 mm × 44,3 mm; quelle del pannello posteriore sono 400 mm × 41 mm.
 
Le misure reali del pannello frontale da 1U da noi acquistato sono 482,6 mm × 44,3 mm; quelle del pannello posteriore sono 400 mm × 41 mm.
  
Abbiamo modificato le proprietà del documento impostando come unità predefinite i millimetri e inserendo le misure del pannello. Quindi abbiamo cambiato il nome del primo layer in "Metallo", e abbiamo disegnato un rettangolo nero delle dimensioni dell'intera superficie.
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Abbiamo modificato le proprietà del documento impostando come unità predefinite i millimetri e inserendo le misure del pannello. Quindi abbiamo cambiato il nome del primo layer in "Metallo", e abbiamo disegnato un rettangolo nero senza bordo delle dimensioni dell'intera superficie, e posizionato all'origine.
  
 
=== Console port ===
 
=== Console port ===

Versione delle 16:40, 1 apr 2014

Con questo progetto si è realizzata la web radio della Comunità pastorale di Missaglia (LC).

Il sistema prevede il collegamento audio via Internet tra le chiese parrocchiali di Maresso e Missaglia, in modo tale da poter ascoltare presso la chiesa locale eventi che si svolgano nell'altra chiesa; quanto viene diffuso attraverso l'impianto audio della chiesa viene inoltre trasmesso via radio ai parrocchiani dotati di un particolare apparecchio radio. Quando non ci sono eventi in corso, viene raccolto e trasmesso lo stream di Radio Mater.

In un secondo tempo si renderà disponibile una playlist di brani da trasmettersi in automatico nel caso saltasse il collegamento ad Internet.

In futuro si valuterà se rendere fruibile al pubblico lo stream della web radio.

Il sistema è modulare, per far sì che si possano aggiungere in futuro nuove stazioni ricetrasmittenti e mettere così in comunicazione un maggior numero di chiese tra loro.

Prerequisiti

  • connessione ad Internet (ADSL o superiore)
  • impianti audio con almeno un ingresso e un'uscita liberi (possibilmente bilanciati)

Hardware

Per ogni stazione ricetrasmittente:

Fornitori:

Pannelli

Per la progettazione dei pannelli dell'unità rack, una valida metodologia di lavoro potrebbe essere questa (seguendo anche questi consigli). Purtroppo non è possibile al momento adattarla al mondo del software libero, a causa della indisponibilità di strumenti CAD adeguati.

Per questo progetto abbiamo dunque preferito attendere l'arrivo di tutti i pezzi da montare sui pannelli, posizionandoli manualmente sui pannelli smontati in una disposizione indicativa, e prendere le misure con metro e calibro; infine si è realizzato il disegno con Inkscape.

Le misure reali del pannello frontale da 1U da noi acquistato sono 482,6 mm × 44,3 mm; quelle del pannello posteriore sono 400 mm × 41 mm.

Abbiamo modificato le proprietà del documento impostando come unità predefinite i millimetri e inserendo le misure del pannello. Quindi abbiamo cambiato il nome del primo layer in "Metallo", e abbiamo disegnato un rettangolo nero senza bordo delle dimensioni dell'intera superficie, e posizionato all'origine.

Console port

Il Raspberry Pi dispone di un'interfaccia seriale via GPIO, già configurata su Raspbian per funzionare come console seriale. Abbiamo quindi deciso di sfruttare questa potenzialità per poter facilmente accedere al sistema operativo in caso di malfunzionamento.

Occorre collegare i pin GPIO ad una scheda costituita da un integrato (MAX3232) e da cinque condensatori. Questa scheda, facilmente costruibile anche in casa, fornisce un'interfaccia RS-232 standard, a 5 V; il MAX3232 invece funziona anche a tensioni più basse, come quella del Raspberry Pi (3,3 V).

Noi abbiamo optato per l'acquisto di una scheda già pronta; esistono prodotti dotati di connettore saldato, ma abbiamo preferito acquistarne uno sprovvisto, per poter posizionare la scheda liberamente all'interno dell'unità rack.

Per questioni estetiche abbiamo deciso di evitare di posizionare un connettore D-sub sul pannello frontale; ci siamo quindi inventati una nostra soluzione proprietaria, che trae ispirazione dalla console port di Cisco.

Software

Sistema operativo

Seguire le istruzioni presenti qui per ottenere una versione recente di Raspbian.

Una volta estratto l'installer sulla scheda SD, montare la scheda e creare al suo interno un file da salvare come installer-config.txt, il cui contenuto sarà:

preset=server
packages=apt-utils,vim,aptitude,bash-completion,ddclient,alsa-base,ices2,vlc-nox
mirror=http://mirrordirector.raspbian.org/raspbian/
release=jessie
hostname=pi # TO BE MODIFIED
rootpw=raspbian # TO BE MODIFIED
cdebootstrap_cmdline=
bootsize=+50M # /boot partition size as given to fdisk
timeserver=time.nist.gov
ip_addr=dhcp
ip_netmask=0.0.0.0
ip_broadcast=0.0.0.0
ip_gateway=0.0.0.0
ip_nameservers=
online_config= # URL to extra config that will be executed after installer-config.txt
usbroot= # set to 1 to install to first USB disk
cmdline="dwc_otg.lpm_enable=0 console=ttyAMA0,115200 kgdboc=ttyAMA0,115200 console=tty1 elevator=deadline"

Se si dispone di un server approx, dopo averlo configurato con il nuovo repository, modificare la terza riga di installer-config.txt come segue:

mirror=http://IP_SERVER:9999/raspbian/

(ovviamente sostituendo IP_SERVER con l'indirizzo IP del server).

Smontare la scheda SD e inserirla nel Raspberry Pi; collegare il cavo di rete al Raspberry, possibilmente un monitor HDMI e alimentarlo. L'installazione dovrebbe procedere automaticamente. Seguire poi le istruzioni precedentemente indicate, al primo boot; in particolare creare ed attivare 512 MB di swap.

Creare un nuovo utente (chiamato per comodità user) e iscriverlo al gruppo audio:

# adduser user
# adduser user audio

(per rendere attiva l'iscrizione occorre disconnettersi e riconnettersi).

Per impostare la scheda audio esterna come dispositivo di default, creare nella home dell'utente user un file da salvarsi come .asoundrc, col seguente contenuto:

pcm.!default {
		type hw
		card 1
}

ctl.!default {
		type hw
		card 1
}

DNS dinamico

La condizione ideale sarebbe quella di disporre di un indirizzo IP statico per ogni ricetrasmittente. Purtroppo è molto più probabile che il contratto col provider offra un indirizzo IP dinamico.

Per rendere sempre raggiungibili i diversi host occorre quindi sfruttare un servizio di DNS dinamico. Per questo progetto si è deciso di sfruttare DNSdynamic. Occorre creare un account sul sito e poi registrare un dominio di terzo livello per ogni stazione ricetrasmittente.

Impostare il file di configurazione (/etc/ddclient.conf) come segue:

# /etc/ddclient.conf

protocol=dyndns2
use=web, web=myip.dnsdynamic.com
server=www.dnsdynamic.org
login=INDIRIZZO_EMAIL
password='LA_MIA_PASSWORD'
IL_MIO_DOMINIO.QUALCOSA.QUALCOS'ALTRO
daemon=60                            # check every 60 seconds
ssl=yes                              # use ssl-support; works with ssl-library

Configurazione di IceS

Copiare il file /usr/share/doc/ices2/examples/ices-alsa.xml <FIXME: dove?> e modificare le righe evidenziate in grassetto:

<?xml version="1.0"?>
<ices>

    <background>0</background>
    <logpath>/var/log/ices</logpath>
    <logfile>ices.log</logfile>
    <logsize>2048</logsize>
    <loglevel>4</loglevel>
    <consolelog>0</consolelog>


    <stream>
        <metadata>
            <name>Example stream name</name>
            <genre>Example genre</genre>
            <description>A short description of your stream</description>
            <url>http://mysite.org</url>
        </metadata>

        <input>
            <module>alsa</module>
            <param name="rate">44100</param>
            <param name="channels">1</param>
            <param name="device">hw:1,0</param>
            <param name="metadata">1</param>
            <param name="metadatafilename">test</param>
        </input>


        <instance>

            <hostname>indirizzo_IP_corretto</hostname>
            <port>8000</port>
            <password>password_corretta</password>
            <mount>/example.ogg</mount>
            <yp>0</yp>   


            <encode>  
                <quality>0</quality>
                <samplerate>44100</samplerate>
                <channels>1</channels>
            </encode>

            <downmix>1</downmix>

             
            '
        </instance>

    </stream>
</ices>

VLC

Radio Mater mette a disposizione lo stream in quattro formati, pensati per quattro player multimendiali:

  • iTunes, mono, codifica MPEG Audio layer 1/2/3 (mpga), campionamento 24000 Hz, bitrate 32 kb/s
  • Windows Media Player, stereo, codifica Windows Media Audio 2 (WMA2), campionamento 32000 Hz (32 bit per campione), bitrate variabile attorno ai 32 kb/s
  • RealPlayer, mono, codifica MPEG Audio layer 1/2/3 (mpga), campionamento 24000 Hz, bitrate 32 kb/s
  • QuickTime, VLC 2.1.2 non lo supporta

TODO