Office automation

Da Lecco.
Versione del 27 ott 2007 alle 19:08 di Stemby (discussione | contributi) (meglio ancora)

Introduzione a OpenOffice.Org

Mini-Presentazione di OpenOffice.org 1

Alcuni aspetti positivi di OpenOffice.org 2

Alcuni aspetti negativi di OpenOffice.org 2

Formato file 3

Domande Frequenti 3

Come posso ottenere OpenOffice.org? 3

Se non ho il collegamento ad internet veloce? 3

In quali sistemi operativi viene eseguito OpenOffice ? 3

Quanta memoria RAM serve ? 3

Quanto spazio libero serve sul disco ? 4

OpenOffice è disponibile nella mia lingua ? 4

E' utilizzabile liberamente ? 4

E' effettivamente gratuito e utilizzabile liberamente ? 4

Posso copiarlo per darlo ai miei amici liberamente ? 4

Posso utilizzarlo liberamente nella mia attività lavorativa ? 4

Com'è possibile che sia completamente gratuito ? 4

Bibliografia 5



Cos'è OpenOffice.org?


OpenOffice.org (il suffisso .org è stato inserito a causa di una disputa sul marchio) è una suite per ufficio (ossia, un insieme di programmi pensati per lo svolgimento delle mansioni che caratterizzano un ufficio amministrativo aziendale) multipiattaforma e multilingua ed un progetto open-source: é possibile prelevare, usare e distribuire gratuitamente il prodotto dal sito internet del progetto (www.it.openoffice.org – versione italiana)

Più precisamente, il codice è soggetto alla licenza LGPL che consente all'utente di rilicenziare il prodotto sotto licenza GPL. L'abbreviazione ufficiale è OOo.

Inoltre OpenOffice.org é compatibile con tutte le altre principali suite per ufficio.

Il progetto ha come obiettivi quelli di fornire a tutti gli utenti un ottimo prodotto libero che possa competere con i prodotti commerciali attualmente dominanti in questo settore. Ha la caratteristica di essere compatibile con i formati di file di Microsoft Office.

Sono supportate ufficialmente versioni per GNU/Linux, Microsoft Windows, Solaris e Mac OS X, ma è possibile installarlo anche su altri sistemi operativi.

È disponibile in circa 70 versioni linguistiche ufficiali, a cui si aggiungono progetti di localizzazione "regionali" come la traduzione nei dialetti della lingua zulu sponsorizzata dal governo sudafricano.

L'ultima versione rilasciata è la 2.2.1 (pubblicata il 12 giugno 2007) che include:

  • Writer (word processor e editor HTML WYSIWYG)
  • Calc (foglio di calcolo)
  • Draw (programma di grafica vettoriale)
  • Impress (programma per creare presentazioni)
  • Math (editor di formule matematiche)
  • Base (database)
  • Registrazione di Macro
  • Esportazione ed importazione nei formati PDF, Macromedia Flash, DocBook XML, Microsoft Office, SVG.

Progetti aggiuntivi e paralleli di OpenOffice.org riguardano la stesura della documentazione, la localizzazione e la programmazione dell'infrastruttura sulla quali sono costruiti i vari moduli della suite. Esiste anche un progetto che ha come obiettivo quello di creare un archivio comune delle macro.

OpenOffice.org si sta diffondendo in molte amministrazioni pubbliche. ed è usato in ambito scolastico italiano (su raccomandazione del Ministero dell'Istruzione) e sui PC di molti utenti per uso personale.

Sun Microsystems sta integrando OpenOffice.org all'interno di GNOME, il che vuol dire che tale applicazione diverrà parte integrante dei programmi per ufficio di GNOME.

Alcuni aspetti positivi di OpenOffice.org

  • i file prodotti da OOo hanno dimensioni molto minori rispetto quelli dei concorrenti: di solito tali dimensioni si assestano su circa un decimo rispetto alla concorrenza;
  • i formati di OpenOffice sono aperti;
  • è possibile leggere/scrivere i file salvati in altri formati, tra i quali quelli di Microsoft Office;
  • OpenOffice è software libero: è possibile scaricare legalmente dalla rete l'ultima versione ed installarla sul proprio pc, senza dover spendere nulla se non la connessione ad Internet;
    • è possibile copiare OOo e passarlo ad altri
    • è possibile visionare il codice e modificarlo a proprio piacimento
  • è possibile partecipare al progetto e diventare parte integrante della comunità
  • è possibile eseguire OOo su diversi sistemi operativi e quindi poter leggere e scrivere gli stessi file in ambienti differenti
  • è possibile esportare i file in formati come PDF , Macromedia Flash e file di piccole dimensioni in LaTeX
  • è possibile collegare OOo con un altro database
  • OpenOffice Calc non pone limite al numero di righe di dati per foglio di calcolo, mentre Microsoft Excel a partire dalla versione 7.0 ha elevato tale limite da 65.000 a 25 milioni di righe.

Alcuni aspetti negativi di OpenOffice.org

  • su file di grandi dimensioni risulta un po' lento rispetto al suo principale rivale Microsoft Office (bisogna tenere conto che l'attuale versione di Microsoft Office utilizza un formato binario dei file, mentre OOo utilizza il formato testo XML). Nella prossima versione di Office verrà utilizzato di default un nuovo formato file (Open XML), anch'esso basato sull'XML, che avvicinerà le prestazioni dei due software sull'apertura e salvataggio dei file.
  • il codice sorgente non è ben commentato (alcuni commenti risalgono al vecchio StarOffice), è scritto in vari linguaggi (più che altro c++ e java, ma anche Perl), e parte dei commenti sono in tedesco e altre in inglese.
  • alcune funzioni della versione ufficiale richiedono l'installazione di una Java Virtual Machine della Sun.
  • l'impossibilità di distribuire componenti con licenza GPL nelle versioni ufficiali distribuite da Sun fa sì che non siano presenti né il thesaurus né una versione recente del dizionario italiano. È comunque possibile installare tali componenti dalla rete.

Formato file

Il formato in cui OOo salva i suoi lavori è XML successivamente compresso. In pratica ogni formato file di OOo è un archivio ZIP.

Ora sono tantissimi i prodotti, sia gratuiti che a pagamento, che elaborano l'XML. Questo vuol dire che i file nativi OOo si possono elaborare con lo strumento di lavoro preferito.

Inoltre il formato interno di OpenOffice.org dalla versione 2.0 è uno standard (ISO/IEC 26300:2006) definito dal consorzio OASIS (OpenDocument) e alla cui definizione hanno partecipato Sun Microsystems, Boeing, i National Archives of Australia e la Society of Biblical Literature.


Io direi di puntare molto su questo aspetto. Questa mattina mi è venuta in mente una storiella, un po' assurda ma chiarificatrice, che potrebbe far capire più intuitivamente come sia davvero strategico (es: pubblica amministrazione) usare unicamente standard e formati aperti.

Eccola:

Immaginiamo che un grande scrittore (il celebre Pinco Pallino) abbia realizzato il più grande romanzo degli ultimi secoli, un'opera che sarebbe poi in futuro premiata nei più importanti concorsi letterari e ricordata per intere generazioni.

Per la stesura vera e propria del libro, il nostro autore si è fatto aiutare da un dattilografo professionista.

Situazione 1: il dattilografo è un suo amico di vecchia data, il suo vicino di casa.

Situazione 2: il dattilografo è un giapponese, che ha trascritto ciò che Pinco Pallino gli dettava nella sua lingua nativa (il giapponese).

Situazione 3: l'autore ha dettato il suo libro ad un dattilografo completamente folle. Questi si era inventato una sua nuova lingua, con caratteri stranissimi, molto belli ma per tutti gli altri davvero incomprensibili.

Ora mettiamo che, pochi giorni prima della consegna del libro per il primo concorso sul calendario, il dattilografo muoia in un incidente. Cosa succede al libro di Pinco Pallino?

Nella situazione 1 Pinco Pallino si rattrista molto dell'accaduto, però per la consegna del suo libro non ci sono problemi, in quano i fogli di cui dispone sono scritti in un chiarissimo italiano: il libro è un grande successo e Pinco Pallino diventa uno dei più famosi scrittori di tutti i tempi.

Nella situazione 2 il nostro autore è molto dispiaciuto per il fatto, ma anche in questo caso per la vittoria del premio non ci sono ostacoli: è vero che lui non conosce il giapponese, ma al mondo ci sono milioni di persone che leggono e scrivono correntemente in quella lingua. Guarda caso, nella giuria del concorso sono presenti dei traduttori per coloro che non sanno leggere ed interpretare quegli strani caratteri, così la vittoria arriva assieme alla fama e alla celebrità.

Nella situazione 3, invece, Pinco Pallino è finito: non sa che farsene di quei fogli incomprensibili, e non c'è nessuno al mondo in grado di aiutarlo, specialmente in così pochi giorni.

Chiaro?

La situazione 1 corrisponde grosso modo al testo puro (ASCII o Unicode): chiunque può accedervi senza grossi problemi, con programmi generici e su quasi ogni piattaforma.

La situazione 2 coincide ad esempio con l'ODF, un derivato dell'XML. Se non si conosce personalmente il formato non importa, tanto esistono tantissime persone che sanno gestirlo al meglio e comunque, in caso di necessità, si può sempre studiarsi le specifiche (che sono disponibili a tutti) e scriversi/farsi scrivere un nuovo programma in grado di gestirle: insomma, anche nel caso in cui non esistessero più software che supportino quegli specifici formati liberi, si è sempre in grado di recuperare i vecchi file scrivendo un nuovo programma. Solo in questo modo si può davvero sentirsi tranquilli: non si dipende da altri per essere garantiti della fruibilità del proprio lavoro, si può osare a dire, per l'eternità.

La terza situazione trovva corrispondenza ad esempio con il formato .doc di MS Word. In realtà il .doc oggi è stato quasi perfettamente decodificato, grazie ad un immane lavoro di reverse engineering. E' un po' come se una squadra di esperti linguisti si fosse messa a cercare di decodificare la lingua assurda del dattilografo folle (un po' quello che è stato fatto per cercare di comprendere i geroglifici egizi o altre antiche forme di scrittura). Insomma: uno sforzo ciclopico che però molto difficilmente porta ad una comprensione completa. Tutto questo vale per qualsiasi formato proprietario. Ed è quello che è capitato a chi ha usato MS Works ai tempi del DOS. Oggi non c'è nessun programma in grado di interpretare quei formati -- e son passati ben pochi anni (circa 10), e stiamo parlando della più grossa software house al mondo --, dunque chi si ritrova dei lavori che ha realizzato in passato con dei formati non più supportati, li può anche cestinare, tanto sono in pratica inutilizzabili.

E' evidentemente inammissibile che, ad esempio, la Pubblica Amministrazione dipenda in modo sostanziale dalle scelte adottate da una azienda privata.

Domande Frequenti

Come posso ottenere OpenOffice.org?

È sufficiente scaricarlo visitare il sito www.it.openoffice.org.

Se non ho il collegamento ad internet veloce?

OpenOffice.org è incluso in molte distribuzioni di Linux. Quindi installando il cd di Linux troverete già OpenOffice.org.

In alternativa è possibile ottenere un CD con il programma (consultare il sito www.it.openoffice.org)

In quali sistemi operativi viene eseguito OpenOffice ?

OpenOffice.org 1.1 è stato rilasciato per MS Windows, Linux (i386, PPC, s390, Sparc), FreeBSD, Apple MacOSX, Irix e Solaris Intel. C'è un'attività di sviluppo in corso per avere delle versioni funzionanti anche in Linux/Alpha, HPUX e AIX. Per queste piattaforme occorre la collaborazione di altri sviluppatori.

Quanta memoria RAM serve ?

Normalmente occorrono 64-128 MB, che possono variare in relazione al sistema operativo e alla versione. Per MS Windows e Linux, viene raccomandato di avere disponibili almeno 64 megabyte, ma averne 128 o più è sicuramente meglio.

Parecchie persone hanno eseguito OpenOffice.org su macchine con soli 32 MB di RAM e, anche se c'è voluto un po' di tempo per vederlo partire, sono rimasti piuttosto contenti della sua usabilità.

Quanto spazio libero serve sul disco ?

Per OpenOffice 1.0, sono necessari intorno ai 115 megabyte di spazio libero sul disco. Per l'installazione completa della versione 1.1, invece, occorrono almeno 215 MB.

OpenOffice è disponibile nella mia lingua ?

Probabilmente sì. Facendo clic su progetti linguistici, si possono vedere i progetti di localizzazione per le varie lingue come Ceco, Danese, Tedesco, Spagnolo, Svedese, Francese, Hindi, Italiano, Giapponese, Olandese, Portoghese, Rumeno, Slovacco, Thai, Turco e Cinese.

Da quando è stato scritto questo documento, potrebbero anche essere state aggiunte altre lingue e ogni progetto per una nuova localizzazione è il benvenuto.

E' importante tenere presente che sono disponibili correttori ortografici e dizionari di sinonimi e contrari ("thesauri") anche per molte lingue per le quali non è stata localizzata l'interfaccia di OpenOffice. Per accedere ad essi, si può fare clic sulla pagina dei dizionari.

E' utilizzabile liberamente ?

E' effettivamente gratuito e utilizzabile liberamente ?

Sì, a tutti gli effetti.

Posso copiarlo per darlo ai miei amici liberamente ?

Sì.

Posso utilizzarlo liberamente nella mia attività lavorativa ?

Sì.

Com'è possibile che sia completamente gratuito ?

La maggior parte dello sviluppo e parte delle infrastrutture sono fornite o sponsorizzate da Sun Microsystems.

Ci sono anche parecchie altre persone che partecipano al progetto formando una comunità, con attività che comprendono localizzazione, documentazione, supporto, verifiche di funzionalità, domande/risposte e sviluppo.

Se c'è qualcuno che desidera contribuire, il suo aiuto verrà grandemente apprezzato.

Ci sono parecchi prodotti che sono disponibili liberamente sotto forma di software Open Source. Alcuni esempi sono Mozilla (browser Web e posta elettronica), MySQL (un database avanzato) e GIMP (programma di grafica).

Tanti altri gruppi di sviluppatori hanno pubblicato in Internet prodotti di grande qualità, comprendenti anche programmi avanzati di gestione aziendale.

Bibliografia

"OpenOffice.org." Wikipedia, L'enciclopedia libera. 11 set 2007, 18:45 UTC. 16 set 2007, 12:47

<http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=OpenOffice.org&oldid=10880000>


www.it.openoffice.org – Domande frequenti FAQ

<http://it.openoffice.org/documentazione/faq/utenti/index.html>


FAQ sul blog di Sleeping

<http://sleeping88.wordpress.com/2007/05/30/openoffice-non-e-loffice-gratuito/>

Mini guide di OpenOffice.org

Miniguide